24 Mag TERREMOTO
Finale Emilia, 18 giugno ’12
Da oggi il sito è di nuovo operativo.
Ho ancora qualche problema con la connessione internet e mi scuso degli eventuali ritardi delle mie risposte e nelle spedizioni a causa di alcuni problemi logistici.
La consegna della merce è comunque prevista entro 3-4 giorni lavorativi.
Ringrazio tutte coloro che in questi giorni mi sono state vicine.
Ambra
Finale Emilia, 24 maggio 2012
Purtroppo Finale Emila è stata colpita il 20 maggio dal fortissimo e tremendo TERREMOTO.
La mia casa non ha danni strutturali, è agibile ma il coraggio di rientrare in casa non c’è, le scosse sono troppo frequenti, le potete monitorare sul sito:
Le rocche si sono sparpagliate a terra e la risistemazione è laboriosa.
Risponderò a tutti il prima possibile.
La prima scossa è avvenuta verso l’una di notte, ci siamo svegliati di soprassalto e sono andata al computer per avere notizie sulla scossa ma nessuno sulla rete ne parlava.
Nella nostra zona il terremoto si manifesta solitamente con una sola scossa.
Proposi a mio marito di andare a dormire in macchina ma lui mi rispose che ormai era già passato, era inutile uscire. Sono andata nella camera dei bimbi per controllare che non ci fosse nulla che potesse cadergli addosso e sono tornata a dormire mal volentieri.
Poco dopo le quattro un rumore assordante ci ha svegliato, assomigliava a quello di fortissimo vento, un tornado forse …. sommato a fortissimi boati, la terra sotto la nostra casa sembrava in ebollizione, la luce è venuta a mancare, gli oggetti e gli arredi hanno iniziato a cadere ma non lo avevo capito, siamo corsi nella camera dei bambini e poi giù per le scale scalzi tra acqua e oggetti, si scivolava era buio, il rumore assordante, tutto che tremava ….. 20 secondi interminabili, (non riesco ancora a spiegarmi come abbia fatto la casa a non collassare) poi finalmente la porta d’ingresso e il giardino.
Abbiamo allontanato le macchine dalla casa spingendole a mano e vi abbiamo messo dentro i bambini al sicuro. Poi la corsa in casa, appena finita la scossa. La luce era tornata …. ho aperto la porta e ho subito il secondo shock, sembrava fosse scoppiata una bomba, piatti , bicchieri, armadi, tutti a terra, ho camminato velocemente sui vetri scalza senza nemmeno sentirli, per prendere ciabatte, una coperta e le chiavi della macchina e poi fuori di corsa.
Mi mancava ancora il telefono per chiamare amici e parenti ma non riuscivamo ad entrare le scosse erano tante e di forte intensità, alcuni gridavano: è caduta la torre dell’orologio e quella del castello! Ad ogni scossa il rumore di un muro che cedeva o una finestra che scoppiava.
È arrivata l’alba, il rumore degli elicotteri, il suono delle sirene, ambulanze, pompieri, vigili, carabinieri, protezione civile che arrivavano da tutta la regione come se fosse iniziata una guerra, un bombardamento.
Fortunatamente stavamo tutti bene.
Solo qualche giorno dopo ho appreso che il 5% delle abitazioni erano collassate ma la perdita maggiore l’ha subita il settore produttivo, l’85% dei capannoni era inagibile o crollato.
Le scosse di forte intensità hanno continuato e continuano a farci compagnia.
Martedì 29 maggio ho deciso di tornare in ufficio cercando di superare il terrore di stare chiusa tra 4 mura per gestire perlomeno le urgenze del mio ufficio.
Inizio alle 9:00, sono salita in ufficio al primo piano con l’angoscia e il cuore in gola, ho lasciato la porta aperta (non si sa mai) ho aperto le finestre acceso il computer mi sono seduta e dopo pochi secondi una scossa lunghissima, non terminava mai, l’intonaco ha iniziato a staccarsi, sono corsa alla porta, ma non si possono percorrere le scale durante le scosse, così mi sono fermata sotto l’architrave della porta d’ingresso dell’ufficio, ma la terra continuava a tremare e il muro davanti ai miei occhi ha iniziato a crepare e pezzi sempre più grossi di intonaco cadevano dal soffitto, non sapevo se era meglio buttarsi dalla finestra o provare l’uscita delle scale, poi finalmente un momento di silenzio e la corsa veloce sulle scale e poi il cielo aperto.
Entrare in casa di giorno è per tutti coloro che hanno subito questi traumi quasi impossibile, quando si apre la porta d’ingresso ci si ferma sulla soglia e lo sguardo viaggia a destra e a sinistra come se la casa fosse indemoniata, come se ci fosse qualcuno nascosto in qualche angolo, poi una corsa veloce per prendere qualche oggetto di prima necessità e poi di corsa fuori. La notte invece entrare è impossibile, la paura è troppa.
Vi scrivo la mia testimonianza, io che mi ritengo fortunata anche se scioccata da questo evento per dare un minimo dell’idea di coloro che stanno vivendo questo disagio e di coloro che non c’è l’hanno fatta. Il rumore di un motorino che si avvicina, uno sportello che si chiude, un oggetto che cade, ci fa sobbalzare ci mette in allerta.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto dimostrandomi amicizia e affetto, ho scopeto di avere tante amiche dal cuore grande disposte a darmi anche ospitalità, vi ringrazio tutte e vi abraccio per la vostra generosità, spero di ritrovare presto un po’ di serenità anche grazie al vostro aiuto.
Davvero…. Grazie a tutte!
Ambra